Partner: DICAR_ Dipartimento di Scienze dell’Ingegneria Civile e dell’Architettura, Politecnico di Bari

Transformer, faire plus et mieux. Trasformare, fare di più e meglio.

Anne Lacaton

Trasformare a partire dall’esistente significa avvalersi di ciò che esiste, aggiungere, ampliare, consentire agli abitanti di un edificio, che lo desiderano, di soggiornarvi,  introdurre altri abitanti, per utilizzare al meglio impianti, servizi e negozi, significa poter densificare aree scarsamente popolate, creare prossimità, e fare in modo che ogni abitante abbia molto più spazio per sé.

I grandi complessi residenziali non sono certo soddisfacenti così come sono, ma sono in gran parte migliorabili, modificabili, trasformabili. Si tratta di non guardare più torri e barres da lontano, dall’esterno, di non condannarle più per la loro cattiva immagine, ma di entrare davvero all’interno, di cominciare la trasformazione dallo spazio abitato, per migliorarlo, allargarlo, dispiegarlo, dargli più capienza, qualità, aprirlo verso l’esterno, decomprimere gli spazi comuni.

Trasformare è produrre delle condizioni dell’abitare che siano durevoli e sostenibili, non più determinate dal minimo economico, regolamentare o normativo, ma da un massimo di generosità e piacere. In generale, qualunque sia il luogo, l’edificio o la funzione, riutilizzare, trasformare, reinventare a partire da ciò che già esiste è un’opportunità, un valore aggiunto e l’approccio di gran lunga più economico e duraturo.

La conferenza si concentrerà sulla trasformazione dei progetti abitativi moderni esistenti.

 

Anne Lacaton è titolare assieme a Jean-Philippe Vassal, dal 1989, dello studio di architettura internazionale Lacaton&Vassal, con sede a Parigi, col quale ha ottenuto numerosi riconoscimenti, ultimo in ordine di tempo il prestigioso Pritzker Price 2021. I suoi campi di indagine spaziano dall’edificio pubblico a quello residenziale, fino alla pianificazione urbana. Tutti i progetti si basano su un principio di generosità ed economia, al servizio della vita, degli usi e dell’appropriazione da parte dell’abitante, con l’obiettivo di migliorare gli standard e con un forte impegno per la sostenibilità e l’impatto sociale. Lavorare prestando attenzione al clima e a tutto ciò che c’è già, riutilizzare, trasformare invece di demolire e ricominciare sempre dal ‘vuoto’, sono principii che connotano l’atteggiamento dello studio. I principali progetti completati comprendono la ristrutturazione del museo d’arte contemporanea Palais de Tokyo a Parigi, la Scuola di architettura a Nantes, il FRAC – Fondo Contemporaneo d’Arte Contemporanea a Dunkerque, la realizzazione di edifici residenziali, come House Latapie a Bordeaux, Cité Manifeste a Mulhouse e Parigi, la trasformazione di alcuni complessi residenziali modernisti a Parigi e Bordeaux, una torre per abitazioni a Ginevra. Accompagnano la pratica architettonica una significativa attività di ricerca e insegnamento accademico, in veste di visiting professor in varie università tra il 2000 e il 2017, quali quelle di UPM Madrid, EPFL Losanna, Harvard GSD e TU Delft. Da luglio 2017 è professore associato di Architettura e Design presso l’ETH di Zurigo.

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