La fondazione delle città ha sempre costituito un atto eminentemente geografico. Che siano sorte in prossimità di margini naturali o politici per sfruttarne le possibilità, o al contrario, che si siano tenute a distanza di sicurezza da essi per evitarne gli intrinseci pericoli, il rapporto delle città con i molti margini offerti dal territorio circostante si è in ogni caso sempre conformato come una relazione tesa e biunivoca. Con l’avvento della città moderna e della scala metropolitana, la crescita talvolta smisurata delle infrastrutture necessarie a innervare il territorio per connetterlo in maniera sempre più rapida ed efficiente, in accordo con flussi globali di merci, denaro, persone e informazioni, ha finito, talvolta, per costruire paradossalmente nuove, violente cesure del paesaggio e ferite socioeconomiche con ricadute talvolta pesanti sulla dimensione urbana.
A questa sezione appartengono quindi attività dedicate al racconto, all’analisi e alla produzione laboratoriale di prospettive di azione nei contesti, come quelli pugliesi, dominati da cesure irrisolte dalle infrastrutture portuali e logistiche in relazione alla vita sulla costa, o dalle potenzialità non ancora espresse dall’eccezionalità di un rapporto di margine urbano-rurale mutuamente rispettoso e ancora conservativo del valore intrinseco del paesaggio di frontiera.
Nella sua lunga storia, e particolarmente nella sua storia occidentale moderna, l’architettura ha intessuto con le arti visive e performative, l’artigianato e le lettere, relazioni di alterna fortuna e intensità, talvolta ibridandosi felicemente con esse, talvolta rinnegandole nel nome di una propria pretesa autonomia. Oggi, le forme dell’esperienza dello spazio e delle pratiche di vita quotidiana sembrano mostrare come una più conscia domanda di città e, spesso, le risposte più interessanti a questa domanda, si formino proprio dove l’immaginario che le anima riesce a nutrirsi di un pubblico e di culture prossime a quelle del progetto, ma non necessariamente incluse classicamente nel suoi confini disciplinari. In un simile contesto, emerge l’urgenza di una revisione metodologica e disciplinare del significato di qualità in architettura e, di conseguenza, dell’elaborazione di un manifesto culturale che indirizzi i nuovi confini dell’innovazione nelle materie del progetto.
In questa sezione, si fa spazio a esperimenti di costruzione di immaginari derivanti dalle arti visive (cinema, fotografia, video, ecc.) e di restituzione in processi di riattivazione urbana attraverso arte pubblica, installazioni, arti performative, eccetera, in grado di porsi come placemakers arricchendo di attributi liminari lo spettro classico dell’architettura, nella sfida alla costruzione di inediti e preziosi valori spaziali, particolarmente in contesti urbani ipo-significanti, che attendono da tempo nuove interpretazioni.
Oggi, qualsiasi approccio verso una educazione collettiva alla rigenerazione urbana che sia culturalmente, socialmente ed ecologicamente sostenibile, non può prescindere dalla consapevolezza dell’urgenza di un “diritto alla città” che parta da una visione di città più spinta verso la dimensione pubblica degli usi e degli accessi (allo spazio, alla casa, ai servizi, eccetera). Naturalmente, già da tempo numerose dinamiche sociali che è possibile definire come appartenenti a un uso pubblico dello spazio urbano hanno cominciato a manifestarsi anche in luoghi di proprietà non pubblica – dando origine alla nozione di “terzo luogo”. Le dinamiche economiche instabili e lo scarso dinamismo della proprietà pubblica, che stanno agendo come enzimi catalizzatori sui contorni di quest’ultima, facendo rientrare all’interno della disponibilità collettiva spazi di proprietà privata che però finiscono ad essere governati attraverso dinamiche del tutto analoghe a quelle dello spazio pubblico.
In questa sezione trovano collocazione tutte le “pratiche di frontiera” come i processi di appropriazione di spazi, beni comuni, pratiche di autocostruzione e coabitazione che, pur non del tutto definite dal lessico disciplinare, stanno dando nuove forme e struttura alle città, permettendo all’architettura di evolversi di pari passo, acquisendo nuove possibilità, linguaggi e orizzonti.
Regione Puglia – Assessorato Urbanistica
Città Metropolitana di Bari
Politecnico di Bari – Dipartimento di Scienze dell’ingegneria civile e dell’architettura
Università degli Studi di Bari – Dipartimento di Scienze Politiche
Accademia di Belle Arti Bari
Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Meridionale
Associazione Nazionale Comuni Italiani
Agenzia Regionale per la Casa e l’Abitare Puglia Centrale
Libera Università del Mediterraneo
Ordine Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori della Provincia di Bari
Ordine degli Ingegneri della Provincia di Bari
Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per la Città Metropolitana di Bari
Istituto Nazionale di Architettura
Fondazione Gianfranco Dioguardi
Italia Nostra – Bari
Fondo Ambiente Italiano – Delegazione di Bari
Istituto Nazionale di Urbanistica – Puglia
Associazione nazionale costruttori edili Bari e BAT
Legambiente Puglia
Regione Puglia
Città Metropolitana di Bari
Agenzia regionale Pugliapromozione
Apulia Film Commission
Senaf
Tecniche Nuove
Associazione Nazionale Costruttori Edili – ANCE Bari Barletta Andria Trani
GVM Care & Reserch S.p.A
Tecnoacciai
Barili
Area – Arketipo
Istituzioni estere
Municipality of Tirana
Ministry of Culture of Montenegro
Agenzia nazionale della pianificazione del territorio albanese
RWTH Aachen University, Fakulty of Architektur
University of Montenegro, Faculty of Architecture
University of Porto, Faculty of Architecture
ETSA – Universidad de Sevilla, Departamento de Urbanistica y Ordenacion del Territorio
Polytechnic University of Tirana, Faculty of Architecture and Urbanism
Polis University of Tirana
TU Eindhoven | Eindhoven University of Technology
1. Associazione ILIOS
2. Associazione Tou.Play
3. Associazione BACO_Coabitare a sud
4. Associazione ATELIER MOBILE
5. Associazione IOSA
6. Associazione SMALL Soft Metropolitan Architecture & Landscape Lab
7. Associazione Punti Cospicui
8. Associazione Italiana Architettura del Paesaggio -AIAPP
9. Associazione ARCHINZEB
10. Associazione LAVERDEVIA
11. Accademia delle arti di strada ADAS
12. Associazione LACAPAGROSSA
13. Associazione LAB LABORATORIO DI FOTOGRAFIA DI ARCHITETTURA E PAESAGGIO
14. Associazione LEGGO QUANDO VOGLIO
15. Associazione Archistart
16. Associazione SHAHARAZAD
17. Associazione DOCOMOMO ITALIA
18. Associazione ARMATA BRANCALEONE
19. Associazione Festival dei Claustri
20. Associazione Officina PHI
21. Associazione Basso Profilo
21. Associazione OPERA SAN NICOLA OdV
22. Associazione SUHD
23. Associazione PROMOVERDE PUGLIA
24. Associazione SOFT CRASH
25. Associazione ABAP
26. Cooperativa sociale I BAMBINI DI TRUFFAUT
27. Associazione Parco Domingo Comunità Empatica e Sostenibile
28. Associazione culturale musicale Amadeus
29. Associazione TEDX PER BARI
30. Circolo delle comunicazioni sociali “Vito Maurogiovanni”
31. CUTAMC Centro universitario di Ricerca del teatro per le arti visive e la musica e il cinema
32. Gruppo PS_Architetture
33. RTP BIRO+
34. Ergosfera
35. Gruppo LAN
36. Consorzio IDRIA
37. Gius. Laterza & Figli s.p.a. – LIBRERIA LATERZA
38. THE HUB Bari srl
39. LA SCUOLA OPEN SOURCE SRL
40. Misia Arte sas
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